sabato 29 giugno 2013

Pineapple top quilt


La proprietà che più mi piace e che ogni volta mi lascia attonita dei quilt è come un singolo motivo, un singolo blocco cambi quando "canta" con i suoi fratelli nello stesso coro, diventando qualcosa di completamente diverso.
Il singolo blocco pinapple non è che mi piaccia poi tantissimo, ma come canta in coro!
Una vibrazione pura.
1188 Pezzi e non sono riuscita a dare fondo ai ritagli e scampoli.
Cosa ne farò di questo top? Non ho ancora deciso. Intanto ci penso.

venerdì 24 maggio 2013

Dopo la febbre da ritagli la fobia dei ritagli

Va bene, mi arrendo, dopo tre giorni di micro pezzetti ho capito che non sarei arrivata infondo, non sono abbastanza paziente, e poi guardando i blocchi (sono arrivata a sedici) ho capito che sono troppo diversi tra loro per il progetto come era originalmente concepito... che ne dite di questo?

lunedì 20 maggio 2013

febbre da ritagli

Chiunque sia soggetto alla "febbre da stoffe" si sa che ha come fastidioso effetto collaterale anche la conservazione dei ritagli. Anche i più minuti.

In un selvaggio impeto di pulizia primaverile ho finalmente deciso che era ora di smetterla, ho afferrato il toro per le corna, ho svuotato tre scatole e stirato montagne di ritagli. La prima considerazione è l'infinità di sfumature che vanno dal beige al grigio che ho accatastato. Anche il borgogna va forte. Insomma ho cominciato un progetto scrap. Col Pineapple che si adatta bene anche a pezzi piccoli. Non ci credereste alle dimensioni di alcuni di quei ritagli!

Ho fatto quattro blocchi e ho viluppato un progettino, ecco qui! Guardare pre credere.
Mi siace solo di non aver fatto una foto al tavolo tutto ingombro di ritagli. Sono una montagna! Se non mi disfo di loro saranno loro a disfarsi di me...
 




E comunque si, c'è veramente la qualunque, dal tessuto di ikea, ai tinti in filo giapponesi, una vecchia federa e il lino di un abito che mi sono cucita l'estate scorsa, batike stoffine americane . Il vero spirito del quilt!
Quello che mi piace tanto di questo blocco è che a seconda della dimensione e della distanza da cui si guarda cambia la percezione e la "vibratilità" del disegno, nella sua semplicità. Il blocco è grande, 18 cm circa, e il lavoro finito dovrebbe aggirarsi intorno ai 120 X120.
Che febbre da ritagli sia!

giovedì 16 maggio 2013

Taa daà! Double wedding ring servito!

Eccolo qui! il consiglio di K-magnet si è rivelato prezioso. il nodo celtico è perfetto! Grazie.
Un po' di foto per gradire. Pensavo che sarebbe stata più dura, è vero che l'ho ingrandito parecchio, ma alla fine non è stato un blocco poi così ostico. Gli archetti li ho fatti in paper piecing.
Ah, io e la mia passione per i quilt a curve!







domenica 5 maggio 2013

Finalmente un quilt!

E' troppo tempo che non lavoro a un quilt (dear jane escluso), volevo fare un regalo ad una mia a mica che mi ha chiesto uno scaldotto. Il double wedding ring mi ha sempre inrigato e quindi ho deciso di affrontarlo. Non è facile per niente. Me lo sono disegnato grandissimo, ma comunque è una rogna mica male! Alla fine i primi due archetti me li sono cuciti a mano, vedremo se andando avanti ci prendo un po' la mano.
Un'altra preplessità è la quiltatura, stavo penando di seguire le curve, ovviamente, ma andrebbe a finire che i diamanyi al centro non sarebbero quiltati affatto e son pezzi molto grandi (pensate che il quilt è 120X120. Come potrei fare? Qualche idea?

Dopo qualche giorno e il prezioso consiglio d Kmagnet pensavo di quiltarlo così...
come vi pare? L'idea del nodo celtico mi sfrizzola assai

venerdì 26 aprile 2013

Due versioni di uno zainetto

L'ho parecchio pensato perchè volevo una cosa comoda, zainetto, con la zip a doppio cursore e una tasca sul retro facilmente raggiungibile per le chiavi o il cellulare. Due versioni, una più elegante con la toile de jouy e una un poci più country, dell'ultima mi piace un sacco la fodera.
Quale preferite?






mercoledì 10 aprile 2013

Prove su un vecchio blocco

Qualche tempo fa avevo postato una borsa su un blocco ispirato da un mosaico romano, ho ripreso il blocco e ne ho fatto una versione più estiva e colorata.
ecco qui il risultato, ma non sono sicura che mi piaccia

martedì 2 aprile 2013

Trasferire immagini sulla stoffa... Si può fare!

Guardate qui, questo è un sacchetto protettivo che ho fatto in pochi minuti per proteggere l'E-reader che il mio -mai troppo elogiato- marito mi ha regalato.


Non l'ho fotografato per farvelo vedere che è veramente una cosa fatta in due minuti, l'aspetto interessante è quell'immagine del profilo che ho disegnato (sono un po' io quando leggo, con la testa pena di inganaggi, serpenti e farfalle, se vi piace la trovate qui) e trasferito sulla stoffa.

Come? Non pensate alla solita stampa computer sull'apposita carta che si stira, questo è un metodo completamente artigianale.

Allora, ecco cosa vi serve:


-Una stampa LASER dell' immagine che volete (ricordatevi che il risultato sarà rovesciato come in uno specchio, quindi se c'è qualche scritta l'immagine va rovesciataprima di stamparla).
Nel caso non abbiate una stampa laser anche se io non ho provato mi dicono che funzionano bene anche le fotografie delle riviste.

-Una stoffa dove effettuare il trasferimento (preferibili quelle chiare o bianche, che quello che vedete bianco in un'immagine stampata in realtà è non-colore quindi risulterebbe trasparente).

-Una base dove lavorare impermeabile e -facoltativo- uno spruzzatore d'acqua.

- Una boccetta di gel medium acrilico (si trova nei negozi di belle arti e costa pochi euro) oppure (ma io non l'ho ancora provato) un comune colore acrilico che però non sarà trasparente.

-Facoltativo un mattarello per stendere bene la carta, consigliabile soprattutto per le immagini grandi, quello che vedete qui in foto è uno giocattolo che ho usato perchè più pratico.

Andiamo a cominciare:
Prima cosa spalmate uno strato ne troppo sottile ne troppo spesso di gel sull' immagine, sbordando un poco. Tenete presente che il gel anche se trasparente ha comunque una consistenza perlacea che su soffe colorate si vedrebbe un pochino, quindi non si deve esagerare, ma d'altra parte uno strato troppo sottile potrebbe non essere sufficente e creare poi delle imperfezioni sull'immagine.
 
Ora applicate l'immagine sulla stoffa a faccia in giù e premete bene, super bene, per levare eventuali bolle d'aria e far applicare gel e immagine alla stoffa.
 
 

Ora la cosa più difficile... Bisogna aspettare finchè non è tutto asciutto, qualche ora, meglio una notte intera, non abbiate fretta. Stirate a rovescio.

Finalmente è ora, tutto è bene asciutto e la carta e la stoffa sono saldamente incollate.
Si fa la magia, con lo spruzzatore (o anche a mano) si bagna ben beneil retro della carta, facendola ben assorbire. 

Fatto questo con molta delicatezza piano piano, col dito indice si preme delicatamente facendo piccoli cerchi, massaggiando delicatamente la carta che comincerà a staccarsi in tanti trucioli.

Tutto qui, in realtà non c'è molto di più, ci vuole pazienza e delicatezza per levare tutta la carta, ma alla fine vi accorgerete che resterà solo l'inchiostro imprigionato nel gel trasparente.

Stirate a rovescio.

L'immagine che ho usato io non è più alta di dieci CM, e con molti dettagli piccoli, ma, come vedete sono riuscita a non creare troppe imperfezioni, ma mettetele in conto, soprattutto su immagini più grandi.

Ricordate che pù fina è la carta migliore è il risultato che si ottiene.

Più delicatamente e più a lungo "massaggerete" l'immagine, più carta leverete (alla fine risulterà come una leggera patina bianca sull'immagine) e più nitida sarà l'immagine.





 Piaciuto il tutorial? Se decidete di provarci fatemi vedere i risultati! Ci vuole un po' di pratica ma alla fine vengono bene!

sabato 30 marzo 2013

E si riparte

Dopo più di un anno che mi ha portato a fare cose altre senza diletto alcuno ricomincio a cucire.

Questa è la mia ultima fatica e a me pare bella. La forma l'ho un po' presa da certe dell'ultima collezione di Prada, modificando poi manici, proporzioni, aggiungendo un disegno damascato in appliquè e una striscia scrappy sul fondo.

Il risultato non mi pare niente male, non so perchè ma mi ricorda cerete cose inglesi degli anni ottanta.
Il lavoro di appliquè è stato lunghissimo, disegnato e tagliato lo stancil con la freezing paper. Fissato l'orletto di pochi millimetri (e  a volte nemmeno quelli) con la colla e poi tracciato il totale del disegno con una penna a scomparsa, posizionati i pezzi (certi sono dei veri e propri coriandoli) e  infine cuciti a macchina in free motion. Ragazzi, non si finiva mai.

Se volete qui trovate gli schemi di taglio (senza abbondanza) e il disegno

I manici sono cordini di sei millimetri di diametro comprati dal ferramenta e rivestiti, fissati a cerchio e poi annodati sugli anelli.

Da notare che sul fondo ho messo un rinforzo rigido per mantenere un po' la forma.

Le stoffe sono per la maggior parte quel poco che mi resta della collezione "petite ecole" French General.

Ho detto tutto?

Ah, no, c'è di nuovo che ho scoperto questo posto, dove ho comprato la zip a doppio cursore, ma dove si trova anche tanta ottima ferramenta per fare le borse (anelli, chiusure, borchie etc.